martedì 16 agosto 2016

Agatha Christie - C'è un cadavere in biblioteca


Autore: Agatha Christie
Titolo: C'è un cadavere in biblioteca
Titolo originale: The Body in the Library
Lingua originale: Inglese
Anno di pubblicazione: 1942
Edizione acquistata: Oscar Mondadori, 2016
Tempo di lettura: agosto 2016

Trama: St Mary Mead, una mattina come tante. Almeno fino a quando il colonnello Bantry e la moglie vengono bruscamente svegliati da una cameriera terrorizzata: nella biblioteca della villa è stato trovato il cadavere di una sconosciuta in abito da sera, giovane e bellissima apparentemente assassinata. Se nessuno degli abitanti della casa ha mai incontrato la vittima, come spiegare il bizzarro ritrovamento? La polizia, subito interpellata, comincia le indagini, ma sarà Miss Marple, vecchia amica della padrona di casa, con il suo occhio infallibile e la sua lucida capacità di far luce nei più tortuosi meandri dell'animo umano, a risolvere il caso.


Copertina: questa piccola parentesi sulla copertina del libro è quasi d'obbligo. Non so se si ripeterà, ma ci sono delle edizioni su cui vale proprio la pena soffermarsi, e questa è una di quelle. I romanzi di Agatha Christie della collana Oscar Mondadori hanno le copertine più "simpatiche" che io abbia mai visto: colorate, evocative e anche un po' vintage. Insomma, per me sono perfette. Ho fatto un po' di ricerche su questo romanzo in particolare e ho trovato la designer della copertina, tale Julie Jenkins che ha lavorato per la HarperCollins, casa editrice statunitense da poco sbarcata in Italia. Qui la versione inglese, e qui invece una versione di un bel po' di anni fa con la stessa simpatica idea delle lettere sugli scaffali. Non posso non mostrarvi, però, un'altra copertina della Mondadori, stavolta di un'edizione del 1998, anch'essa molto originale...i disegni, non c'è niente da fare, rendono il tutto più bello! 

Recensione

E' il primo romanzo di Agatha Christie che leggo in assoluto e non ha per niente disatteso le mie aspettative. Mi sono avvicinata a questa serie di romanzi attraverso la serie tv del 2004 con protagonista prima Geraldine McEwan e poi Julia McKenzie, che vi consiglio di vedere perché è girata veramente molto bene. Ora che ho letto il libro (e finalmente direi!) posso assicurarvi che nella serie traspare molto, a mia vista, lo stile di scrittura della Christie.
Questo è il romanzo delle prime volte, perché dovete sapere, cari lettori e lettrici, che non ho mai letto un giallo in vita mia, un po' per paura (sono una fifona...) e un po' per poco interesse per il genere. Iniziare, però, con la delicatezza delle avventure di Miss Marple è buon modo per farlo. Certo, parlare di delicatezza per una storia incentrata su un assassinio potrebbe quasi sembrare un eufemismo, ma vi assicuro che non è così. Agatha Christie è molto, molto abile nell'inserire l'elemento dell'omicidio all'interno di una trama molto ben strutturata e coinvolgente, senza mai cadere nella violenza o nella crudezza che le scene potrebbero ispirare. Ciò che mi sono sempre aspettata da un romanzo giallo è stato proprio quello che non ho trovato, fortunatamente, in questo. Suspense, azione, intrighi e risoluzione sono presenti tanto quanto negli altri romanzi gialli (immagino per lo meno che siano elementi imprescindibili, pur non avendone letto nessuno) ma qui vengono lasciati fluire in un "torrente" limpido e piacevole da godere. Potete interpretare questo torrente come più preferite; io lo assocerei all'atmosfera evocata dalla Christie. Sarà che ho un debole per quasi tutto ciò che è anglosassone, ma leggere questo libro è come vivere e partecipare alla vita della piccola comunità di St Mary Mead e dell'Hotel Majestic, che non sono altro che il ritratto della vita di provincia dove tutti nascondono ma tutti sanno (e tutti chiacchierano!). Anche Miss Marple stessa è dentro a questo torrente, ma ne è ben consapevole e ne ride (e sorride) con gusto. Forse è proprio questo che mi ha fatto godere il romanzo come tale e non come giallo, dato che, pur sembrando assurdo, ho riso come una bambina anche nei momenti più impensabili. Ma l'atmosfera anglosassone è anche questo humor inglese che non si trova da nessun'altra parte e che la Christie ha, forse in modo azzardato per l'epoca, associato ad un argomento tanto serio come la morte. Ed è proprio grazie a questo binomio di vita-morte che il romanzo, secondo il mio punto di vista, vince alla grande.

Grande conoscitrice della natura umana, Jane Marple, vecchietta arguta e attenta osservatrice, riesce a risolvere il mistero in un modo che non vi aspettereste. L'unica pecca, se così si può chiamare, del gran finale è proprio la rivelazione dell'assassino. In realtà non so dirvi bene come me lo sarei aspettato ma sicuramente diverso da come è strutturato (è anche vero che forse sono stata influenzata dalla maniera "cinematografica"). Il finale è da ridere e rispecchia perfettamente la tipica atmosfera di quegli anni e dell'ambiente particolare che fa da cornice alla storia. Jane Marple, al contrario dei suoi concittadini, non dà mai nulla per scontato ma è proprio grazie a ciò che condivide con essi che riesce a "risolvere il mistero".
Simpatica anche la piccolissima parentesi metaletteraria (lo so che uso troppo spesso questo termine, ma se c'è una cosa che adoro nei libri sono questi "easter egg" che non ti aspetteresti!) in cui la Christie si inserisce con ben poca modestia:
"[...]Vi piacciono i racconti polizieschi? A me sì. Li leggo tutti e mi son fatto fare l'autografo da Dorothy Sayers, Agatha Christie, Dickson Carr e H.C. Bailey." (pag. 59)
A conti fatti, se anche voi non avete mai letto un giallo o lo avete fatto e ne siete rimasti un po' scossi, vi consiglio senza pensarci due volte di leggere questo. Anche il particolare più macabro ed inquietante viene smorzato dalla delicatezza della scrittura (oggettiva e attenta) di Agatha Christie, il che non è poco per i deboli di cuore come me.
Sicuramente questo non sarà l'ultimo romanzo della Christie che leggerò...se poi gli altri si riveleranno non "all'altezza" di questo...beh, sono qui a posta per dirvelo!

E voi cari lettori e lettrici, lo avete letto? O avete qualcosa della vecchia Agatha da consigliarmi nello specifico? Fatemi sapere che come al solito sono curiosissima!

Grazie ancora per avermi letto e a presto!

Francesca, Le ore dentro ai libri.

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